29, aIl Collegio Borromeo, come altri istituti pavesi, fu requisito dall’autorità militare negli anni del primo conflitto mondiale, per essere utilizzato come ospedale destinato ai soldati reduci dal fronte. Un’impresa quasi titanica (si arrivò a ospitare più di 400 ricoverati) assolta con abnegazione e dedizione patriottica, ma anche una vicenda di occupazione dell’edificio, che si prolungò ben oltre la fine della guerra.

82, aIn cinque cartelle d’archivio, separate da quelle della gestione corrente, si conserva la documentazione dei quotidiani intrecci epistolari tra l’amministrazione del Collegio (che aveva come Rettore Rodolfo Maiocchi e come Patrono Giberto Borromeo), l’autorità militare (dipendente dal Comando di Alessandria) e la direzione medica dell’Ospedale Borromeo (guidata da Camillo Golgi e suoi collaboratori). 

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In occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale tutti questi documenti sono stati digitalizzati e ne vengono messi progressivamente a disposizione su questo sito i regesti, le immagini e le trascrizioni. Sono ora disponibili online gli anni 1915, 1916 e 1917, 1918.

 

Per approfondimenti: P. Mazzarello – G. G. Mellerio, L’Ospedale Militare “Collegio Borromeo” diretto da Camillo Golgi, in Pavia nella prima guerra mondiale, «Bollettino della Società Pavese di Storia Patria», 2015, pp. 49-71; P. Mazzarello – G. G. Mellerio, Il Collegio universitario Borromeo e la sanità pavese durante la Grande Guerra, in Minerva armata. Le università e la Grande guerra, a cura di G. P. Brizzi – E. Signori, Bologna, CLUEB, 2017, pp. 163-174.
Per documenti relativi all’Ospedale di Riserva depositati presso l’Archivio Storico dell’Università di Pavia: Inventari golgiani, a cura di P. Mazzarello, M.P. Milani, S. Sora, A. Caligaro, Cisalpino editore, Milano, 2008 (Fonti e studi per la storia dell’Università di Pavia, 53).

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