Scrittura

poesia: Caterina Bo

Caterina Bo Poesia del Part Time Ma che bella idea Sentirsi ascoltare Una volta di più A parlare del mare Forse non conta La gelosia È possesso discreto Di una cosa non mia Vorrei, tu, vorrei io Poterti sapere Amante di tutto Amante non mio. ‘Che l’indecisione, Passione inamore, ci perde, banali, in disperazione. Ma che bella idea Di farne poesia.   (febbraio 2017)

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poesia: Simone Miraldi

Simone Miraldi Elogio ad Omero Ho visto un uomo, tanto tempo fa Che sedeva da solo in una piazza, Mostrava almeno cent’anni d’età. Piccola e mite assai era la sua stazza Una cetra pizzicava sua mano Candido lino gli era corazza. Dolce scorreva melodia pian piano: Si fermavano a sentirlo i torrenti E così il vento e gli uccelli lontano. “Canto” disse “Delle gioie e lamenti D’eroi, mostri e Dei, perché nell’oblio Non tutte scompaian l’antiche genti… E s’anche è…

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poesia: Demetrio Marra

Demetrio Marra Colle dita incrociate * Una volta ho chiesto a Nonno della guerra. Niente, mi ha raccontato del suo cane – un’altra volta pure e mi ha parlato del vino, e poi del suo cane e dei limoni e del sughero. Ho pensato poi di chiedergli del suo cane o del suo vino, o degli alberi di limoni o della ma sapevo che neppure ci pensava di parlarci con la guerra – Della guerra. Vedendolo adesso, coi capelli rizzi elettrici…

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Scrittura borromaica

Per essere somigliante, l’identikit del “borromaico medio” non può fare a meno di un dettaglio: l’affezione per i libri. Attrazione per la pagina scritta, per l’oggetto-libro, nella sua fisicità invadente; per la parola, per le parole che avvolgono le ore quotidiane (studio, lezione, gioco, battuta, dibattito, dialogo, monologo, tifo sportivo). Un po’ per via di tradizione, un po’ per abitudine scolastica e poi per consuetudine universitaria, un po’ per attitudine personale e felicemente condivisa, un po’ anche per suggestione “estetica” degli…

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poesia: Elena Paralovo

Elena Paralovo  Carta * Rimetti con la mano ruvida il libro al suo posto; poggi il piede, la scarpa di pelle macchiata (avrà dieci anni) sigarette e vino, sul legno. Ti elevi. Solo con quel gesto. Scendi, intorno il silenzio l’odore è carta e inchiostro. Gli occhi vanno, scuri e tristi su quei tuoi amici eterni, la tua compagnia fragile. Qualcuno ti cerca. Passi le mani e le chiudi sulla lunghezza grigia dei tuoi capelli: “posso aiutarla?” “avete Sostiene Pereira?” Sai…

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