Giulio Mascaro

Spigolatura di gennaio – 2018

«Studiamo ora il calorifero» L’inverno in Collegio, tra ghiaccio e fuoco Avvolti come siamo nel rassicurante tepore, che rende confortevoli anche in inverno gli ambienti del palazzo e ben percepibile l’escursione termica tra il fuori – scaloni, loggiati, giardini – e il dentro – camere, sale studio, biblioteca, refettorio – riesce difficile immaginarsi cosa possa aver significato affrontare qui i ben più lunghi e rigidi inverni dei secoli, ma anche solo dei decenni passati (gli Alunni dei vicinissimi anni Sessanta ricordano…

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Spigolatura di novembre – 2017

Novembre: mese di santi e di universitari Tra preghiere, assalti e capponi… Novembre a Pavia ha visto per secoli la corrispondenza fra importanti ricorrenze religiose e non meno significativi appuntamenti laici: la memoria liturgica di figure sante dal valore universale si abbinava infatti all’apertura dell’anno accademico e conseguentemente dei collegi. Ancora fino a pochi decenni fa il giorno di inizio delle lezioni universitarie cadeva subito dopo i giorni di Ognissanti e della commemorazione dei Defunti, andando così a coincidere con…

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Spigolatura di ottobre – 2017

«La bocca è vicina al cervello» Tra cucina e tavola nel “palazzo per la Sapienza” In un bellissimo contributo già in altra occasione citato (cfr. Spigolatura di luglio 2017)¹, Guido Giubbini (alunno borromaico dal 1959, già Direttore del Museo di Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, esperto di giardini) scrive:  Il collegio era in realtà una macchina per abitare – e prima ancora una macchina simbolica – straordinariamente collaudata ed efficiente. La sua struttura antropomorfa (ventre, cuore, muscoli, cervello) si…

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Spigolatura d’archivio – luglio 2017

Alunni, rettori, ospiti e giardini borromaici Usi, abusi e reclusi I tre giardini offrivano nel loro insieme un esempio di climax storico ed emozionale, nel senso che consentivano di effettuare in poco spazio un vero e proprio viaggio dalla dimensione borghese del giardino nuovo, a quella aulica del giardino vecchio, a quella di tipo, diciamo così, antropologico delle Ortaglie. A questo viaggio a ritroso nel tempo corrispondeva un allargarsi dello spazio fisico e mentale, un avventurarsi dal noto all’ignoto, dal…

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