ACB, Amm. 1882-1923, b. 8, fasc. Anno 1917

cfr. doc. N. 19

Pavia, 17 settembre 1917

Chiarissimo Signor Professore,
ieri, durante la visita dei parenti ai soldati, si introdusse uno sconosciuto che nelle varie sale del piano nobile distribuì opuscoli e foglietti di propaganda protestante; si permise di rimproverare alcune infermiere volontarie che cercarono di opporsigli; si permise anche di far pubbliche dichiarazioni contro la religione falsa dei preti etc. etc.
Io che sento vivo l’obbligo della massima libertà di coscienza per tutti e che ho sempre voluto il massimo riguardo per le cose di religione coi nostri malati (e abbiamo avuto turchi, ebrei, valdesi e protestanti), sento anche il dovere di esigere il rispetto per le mie convinzioni che sono le convinzioni delle nostre infermiere e della grandissima maggioranza dei nostri soldati.
Dalla Direzione Generale di Sanità ho avuto affidamento che si sarebbe scrupolosamente rispettata la speciale indole e le convinzioni del Collegio Borromeo; ed io, dunque, la prego di aiutarmi ad impedire che si rinnovi per la terza volta il disordine lamentato e che è stato promesso si rinnoverà mercoledì prossimo. Mi raccomando alla cortesia sua e alla sua autorità per i necessari provvedimenti; mentre ringraziando mi dico con vero ossequio
suo devotissimo

R. Maiocchi