ACB, Amm. 1882-1923, b. 8, fasc. Anno 1917
Chiarissimo Signor Professore,
ieri, durante la visita dei parenti ai soldati, si introdusse uno sconosciuto che nelle varie sale del piano nobile distribuì opuscoli e foglietti di propaganda protestante; si permise di rimproverare alcune infermiere volontarie che cercarono di opporsigli; si permise anche di far pubbliche dichiarazioni contro la religione falsa dei preti etc. etc.
Io che sento vivo l’obbligo della massima libertà di coscienza per tutti e che ho sempre voluto il massimo riguardo per le cose di religione coi nostri malati (e abbiamo avuto turchi, ebrei, valdesi e protestanti), sento anche il dovere di esigere il rispetto per le mie convinzioni che sono le convinzioni delle nostre infermiere e della grandissima maggioranza dei nostri soldati.
Dalla Direzione Generale di Sanità ho avuto affidamento che si sarebbe scrupolosamente rispettata la speciale indole e le convinzioni del Collegio Borromeo; ed io, dunque, la prego di aiutarmi ad impedire che si rinnovi per la terza volta il disordine lamentato e che è stato promesso si rinnoverà mercoledì prossimo. Mi raccomando alla cortesia sua e alla sua autorità per i necessari provvedimenti; mentre ringraziando mi dico con vero ossequio
suo devotissimo
R. Maiocchi