ACB, Amm. 1882-1923, b. 8, fasc. Anno 1917

cfr. doc. N. 29

Pavia, 13 dicembre 1917

Onorevole Commissione per la incetta riso Pavia

Il sottoscritto Rettore dell’Almo Collegio Borromeo ora adibito a Ospedale Militare, dal principio della guerra, offre ai degenti la assistenza diurna e notturna di dodici Suore, e diurna di Signore, in numero da quindici a venti, per turno.
Il Collegio, come provvide e provvede del proprio al mantenimento delle RR. Suore, così fornì sempre alle Signore Infermiere volontarie la colazione quotidiana, per non lasciar interrompere il servizio da esse prestato in ore nelle quali più interessa ai medici la loro presenza. Questa colazione è tanto più utile in questi mesi d’inverno in quanto offre un ristoro caldo a persone le quali, per le varie loro mansioni, sono esposte ai rapidi e continui passaggi dal caldo al freddo. Né per la ubicazione del Collegio potrebbe pretendersi che le Signore si rechino alle proprie case per tale esigenza: perciò, se mancasse la comodità offerta, dovrebbe mancare anche l’opera loro all’Ospedale, con danno dei degenti e con non lieve aggravio economico della gestione militare la quale dovrebbe sostituire questa prestazione d’opera amorosa e gratuita con lavoro prezzolato.
Ma, esaurite le provviste, il Collegio si trova a dover limitare il consumo alle sole razioni che il Comune concede per le RR. Suore, essendo stata respinta la domanda che a tale scopo il Collegio aveva avanzata.
Ora il sottoscritto chiede a codesta On. Commissione di poter acquistare quella quantità di riso che essa giudicherà opportuno, e intanto prega venga concessa al proprio cognato, Enrico Rossatti, fittabile a Linarolo, la facoltà di far pilare circa quattro quintali di riso che questi è disposto a cedere al Collegio.
Nella fiducia di essere esaudito, ossequi

Il Rettore Rodolfo Maiocchi

[sul retro del foglio risposta protocollata N. 5350 con timbro della Commissione Provinciale Incetta Riso]
Mortara, 21 dicembre 1917

Si ritorna, significando che questa Commissione non può assolutamente fare le concessioni richieste, ostandovi disposizioni superiori.
Il presidente 1° Capitano