ACB, Amm. 1882-1923, b. 8, fasc. Anno 1918

doc. 36 [6]

Pavia, 15 aprile 1918

Al Signor Rag. Cav. Emilio Colombo – Milano

Chiarissimo Signore,
siccome le disposizioni del Principe Borromeo in favore dei soldati delle terre nostre invase, comunque appartenenti ora all’Ospedale Collegio Borromeo, dalla S.V. comunicate a me e a al signor Rettore Mons. Maiocchi con lettera del 29 marzo u.s. generarono non il sospetto ma la convinzione che tali disposizioni furono direttamente suggerite da me e mi misero nella luce cattiva di aver mancato di riguardo a Mons. Maiocchi e di essermi ingerito di cose non di mia spettanza, la pregherei di dichiarare:
1) che io né scrissi né parlai mai al Principe Borromeo
2) che tali disposizioni furono al Principe da lei suggerite perché, per inchiesta (?), seppe che nel Collegio Borromeo stanno soldati delle terre nostre occupate privi dall’ottobre u.s. di legami con la famiglia e di sussidi di nessuna maniera
3) che io mandai a lei solamenteil numero dei degenti e soldati qui in servizio perché ripetutamente da lei pregato.
Non dubito che la squisitezza del suo animo, comprendendo la mia … (?) situazione (?) nei rapporti, fin qui sempre amichevoli, con Mons. Maiocchi, non vorrà tardare a dichiarare quanto sopra, che veramente risponde a verità. Perciò le sono grato assai assai.
Gradisca i miei ossequii
(firma) Antonio Bertolani
Cappellano del Borromeo

[sul retro del foglio, timbro: Centro Neurologico Militare di Pavia – Sezione neuro-organici Ospedale Borromeo]