1916: «Basta sempre coraggio» La voce della guerra, in un taccuino Parole vergate sulle pagine ormai ingiallite di un piccolo blocco a quadretti, di quelli che si tengono in tasca; appunti presi quando c’è il tempo per impugnare la penna o la matita e provare a raccontare, a fissare sulla carta luoghi, volti, nomi, avvenimenti, concatenati tra loro con la rapidità ineluttabile dei fatti di guerra.  A tanti soldati del primo conflitto mondiale, i rari momenti di tregua o le pause dal combattimento, magari…